AL SALONE DEL LIBRO 2022

22.05.2022

Salone del libro di Torino 2022.

Entriamo sempre, io e mio marito, come entrano i bambini ad un luna park: bocca aperta, meraviglia negli occhi e nel cuore, tanta eccitazione per il voler vedere e girare il più possibile, aspettative di incontri e curiosità da fare e da sfogliare. Da dove iniziamo? Cosa non dobbiamo perderci assolutamente? E' tutto semplicemente fantastico, davanti a noi.

Amo il salone del libro per la possibilità di incontrare case editrici "minori" a cui sono affezionata e mi sento come a casa, ma anche per l'opportunità di conoscerne altre, nuove, piccole...

E' qui che mi fermo ad ascoltare nuovi autori, senza conoscerli, per farmi stuzzicare. Perché al salone del libro io voglio incontrare storie, che siano scritte o raccontate, è questo che vado cercando, quasi fosse un portale a tanti mondi diversi da toccare in un unico giorno.

E' qui ad esempio che ho sentito parlare nel 2010 una giovane autrice, Giusy Marchetta, di cui presi il primo libro e l'anno successivo anche il secondo, perché quando ti piace uno stile poi lo ri-cerchi. L'ho riconosciuta e salutata, quest'anno, alla cassa di uno stand. Primo incontro!

Mi giro e vedo un adolescente che chiede ad una ragazza di poter fare un selfie insieme. Incuriosita, mi avvicino al ragazzo che intanto sorridente mostrava ai suoi due amici la foto appena scattata e gli chiedo se fosse un personaggio famoso. "Madame" mi risponde "la cantante", che io conosco solo di sfuggita e che mai avrei potuto sospettare nell'anonimato del suo look di ragazza, con cappellino e zaino in spalla, tra gli stand. Un incontro sfiorato, toccato attraverso ad altri che mi fa riflettere sulla voglia di privacy e di una vita comune. Secondo incontro!

Proseguo il giro, andando a zonzo e passando riconosco una voce inconfondibile: Barbascura. Punto di unione tra nuove e meno nuove generazioni, Barbascura è l'autore di "Scienza brutta", che io ho conosciuto proprio attraverso i miei figli. Barbascura in carne ed ossa mentre finisce un'intervista e si accinge ad andare ad un incontro in una delle sale che accolgono eventi con diversi temi. Lo seguo, come una stolker, e trovo un posto a sedere nella sala gremita. Lo ascolto e ho la conferma di una persona intelligente e ironica, a volte irriverente, ma con garbo! Terzo incontro.

Ora è il turno di un incontro che avevo programmato da casa: "Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico" Dal racconto di Luìs Sepulveda, la voce recitante di Donatella Finocchiaro, accompagnata dalle musiche originali di Giorgio Mirto assieme al Quintetto d'Archi "Venaus Quintet". Cosa c'è di meglio che fermarsi e ascoltare? Quando un voce è capace di farti entrare in una storia, con l'abilità di dare ad ogni personaggio un volto ed un corpo usando toni diversi, io lo trovo fantastico. Quarto incontro!

Libri e ancora libri, i miei preferiti sono sempre quelli per l'infanzia e difficilmente esco senza averne preso uno. Ma quest'anno sono davvero tanti e viene in mio aiuto Aldo che ne ha visto uno che ammetto avere un che di davvero speciale. E' così che entra a far parte della nostra famiglia "La grande fabbrica delle parole" di Agnes de Lestrade e Valeria Docampo (la casa editrice Terre di mezzo..non delude mai!), che finirà sullo scaffale degli altri suoi amici libri speciali, in casa nostra. Quinto incontro.

Ma ora è tempo di avviarsi verso l'uscita, il salone sta per chiudere.

Una voce giovane, di donna, con accento sudamericano mi chiede se ho 30 secondi di tempo per conoscere i loro libri. "Certo! Sono qui per questo!" rispondo dando uno sguardo a titoli e copertine e sebbene non sembrino proprio il mio genere, come posso negare un po' di tempo ad una voce così allegra e ad occhi così solari? Lei passa la palla all'uomo che sta dietro al bancone (stavo per scrivere ragazzo, ma ho poi scoperto che ha un anno meno di me e allora...). I trenta secondi si trasformano in 10 minuti nei quali mi immergo in mondi sconosciuti: la piccola casa editrice ligure AltreVoci, il viaggio in solitaria che proprio chi mi parla ha fatto (Francesco Grandis) e poi trascritto in un libro, l'entusiasmo di trasmettere una passione che è diventata anche un lavoro (scrittore ed editore). Resto affascinata da tutto questo, tanto che per fissare questo momento chiedo loro di firmarmi il libro che ho scelto( Il grande Hans di Daniele Grillo). Non sono certo gli autori, ma sono onorata dell'incontro e questo libro me lo ricorderà.

Siamo entrati in due al salone del libro (io e mio marito). Abbiamo condiviso alcuni tratti insieme, ma altri li abbiamo navigati in solitaria con il gusto ed il piacere di ritrovarci per caso, ogni tanto.

Entriamo in due e "usciamo in tanti", perché ad accompagnarci fino a casa ci sono i personaggi che, in attesa di essere conosciuti, aspettano che le pagine in cui vivono vengano lette.

PS: le parole in grassetto vi rimandano a "nuovi mondi"... se avete piacere!