Codini storti
Sono le 7:15 di una qualsiasi mattina, prima di andare a scuola: il momento della colazione.
Davanti alla tazza di latte e cioccolato mia figlia Martina (adolescente in erba) se ne esce dicendo : " Ti ricordi mamma come ero felice quando riuscivo a farmi la coda di cavallo da sola, alla scuola materna?!"
Io sinceramente non me lo ricordo proprio e mi stupisce quanto le sia rimasta impressa l'emozione positiva associata a questo fatto.
Poi ripenso alle piccole Fedra e Dora che in questi giorni, quando arrivano per la logopedia sfoggiano acconciature fai da te delle quali vanno estremamente orgogliose (a buon ragione!), che non passano inosservate e che suscitano in me tanti complimenti,
quando sottolineano che hanno fatto "tutto da sole".
Ora riconosco nei loro sguardi e nei loro sorrisi quella gioia che sa di conquista, quella che deve aver provato mia figlia;
la conquista dell'autonomia.
L'autonomia dei figli va inizialmente contro ogni "comodità" per noi genitori, perché richiede tempo, quando tempo non ce n'è, perché esce dai nostri schemi ordinari e ordinati.
Ma in fondo siamo genitori per accompagnare e non per sostituire, per sostenere nelle difficoltà, non per risolverle a priori.
Perché ad un certo punto i nostri figli spiccheranno il volo e dovranno sapersela cavare da soli e allora capiremo che quel volo, quel battere d'ali, è passato anche da un paio di "codini storti".