Grazie Prof.

22.10.2020
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Ieri, appena letta la notizia della morte del Professor Oscar Schindler sono andata a cercare un video su youtube per rivederlo. Non è stato tanto il suo viso, quanto la sua voce a farmi tornare indietro di 24 anni.

La voce...proprio quella con cui lui ha sempre lavorato, capace di trasmettere molto più di semplici messaggi vocali, come ci ha insegnato, ma ricca di informazioni che arrivano dal profondo di noi stessi, in modo più o meno conscio, quella che ci caratterizza, che ci fa riconoscere una persona anche ad occhi chiusi, o che ci fa capire se la persona con cui stiamo parlando all' altro capo del telefono sta bene oppure no.

La voce...

Quella voce, che ho sentito per la prima volta nel 1996: 

mi trovavo in un aula dell' ospedale Molinette, reparto foniatria e audiologia, insieme ad altri 29 compagni di corso ( dovrei dire compagne perché le quote rosa primeggiavano sui 2 soli maschi) per il nostro primo giorno dell' allora "diploma universitario di logopedia".

A darci il benvenuto proprio lui, il professor Oscar Schindler, un nome importante che io allora associavo all'omonimo imprenditore tedesco, famoso per le sue gesta durante la seconda guerra mondiale. Ben presto tutti noi avremo capito quanto il "nostro " Oscar Schindler fosse importante nel suo campo e per noi.

Ricordo le sue parole: "Chi di voi pensa di aver scelto questo corso per vocazione ...allora ha sbagliato posto; per le vocazioni si va in chiesa. per svolgere questa professionesono importanti 3 cose: il sapere, il saper fare e il saper essere. Le prime due le imparerete, l'ultima o ce l'avete o non ce l'avete".

Qualcuno prendeva appunti...

Poi la fatidica domanda :"Sapete dirmi che cosa manda avanti il mondo?"

Qualcuno timidamente ha risposto, dopo un imbarazzante silenzio: "L' amore" , ma non era giusto e davvero non sapevamo cosa dire di diverso o pertinente, un po' intimoriti, un pò di "primo pelo".

Una sola parola (in dialetto piemontese italianizzato) che ci ha lasciati un po' a bocca aperta (una reazione che lui ben si aspettava, lo confermava il suo sorriso mentre ci guardava).

Qualcuno si domandava se continuare a prendere appunti...

Una sola parola che non voglio condividere, perchè mi piace pensare che sia un piccolo tesoro per noi corsisti che abbiamo avuto l'onore di conoscerlo.

E da quella è partito facendoci una spiegazione sull'ontogenesi evolutiva.

Spiazzarci, creare curiosità, senso critico...

Abbiamo capito che non dovevamo aspettarci niente di banale, perché lui andava oltre la foniatria e voleva portarci oltre.

Ho passato tre anni in quelle aule e in quei corridoi. Tre anni belli e ricchi che ricordo con piacere, ruotati intorno al prof. e ad altri docenti insostituibili.

Ma rimane sicuramente più impresso in me il giorno del diploma di laurea, quando il Prof. ebbe la gentilezza di permettermi di sedermi, per esporre la mia tesi: ero incinta di 4 mesi, non era un segreto, ma non pensavo lo sapesse

 ...invece nel momento meno atteso, con gran tatto e un bel sorriso, mi disse di accomodarmi, visto che eravamo in due quel giorno a dare la tesi...

Grazie prof.