Potatori non si nasce

03.04.2021
Your Website Title

Tornando a casa da lavoro, mi colpisce una pianta perché sembra un relitto vegetale, uno scheletro: un tronco e alcuni rami e nient'altro. 

E' stata potata.

POTARE:

Tagliare parte dei rami o delle radici di una pianta per favorirne la crescita o darle la forma

Tagliare, eliminare, dare un taglio... per far crescere

E' lapalissiano (quanto mi piace poter usare questa parola): un taglio fa male. Un taglio crea una ferita.                                                                                        Come può una ferita far crescere?!

Eppure, la natura è chiara, senza "tagli" la pianta non potrà esprimere il meglio di sé, sarà soffocata nelle sue potenzialità.

Tutto a tempo debito, rispettando le peculiarità di ogni pianta. Con certi tipi devi andare giù deciso, con altri basta una spuntatina. Non c'è una regola valida per ogni tipo di pianta: devi capire, riconoscere, immaginare come diventerà per indirizzarla e lei ci metterà del suo, si sentirà curata.

Come un flash la situazione cambia volto e si trasforma: non è forse così anche nella mia vita di genitore? E mi vedo, insieme a mio marito... potatori, per dare vita ai nostri figli.

Tagliare 

per far crescere

Il primo taglio è fisico e reale, tangibile. E' quello che avviene subito dopo la venuta alla luce: il taglio del cordone ombelicale. Premonitore e ammonitore, ci ricorda che i figli non sono nostri e che da noi si devono staccare per vivere. Dobbiamo intervenire (soprattutto su noi stessi)  potando, nei tempi e modi in cui ogni figlio ha bisogno, per dargli la vita.

Quando mio marito pota (le piante!) mi fa sempre vedere la sua opera finale, orgoglioso e mi spiega che in quella pianta è intervenuto poco perchè è giovane, bisogna aspettare; in quell'altra ha fatto così per "far passare aria, perché respiri", le piante da frutta vanno potate in quel modo, perchè facciano più frutti...

Potare= tagliare= far crescere= far respirare = dare vita/frutti

Non si nasce potatori, bisogna imparare. Lo si fa osservando, aspettando il momento giusto, informandosi e imparando dagli altri, confrontandosi, a volte anche sbagliando, sperando di non far troppi danni,

con le piante....come con i figli.

Veder crescere e prendere "forma" dà una grande soddisfazione,

con le piante...ancor più con i figli.

Nella foto in alto: nostro figlio M., giovane potatore a 12 anni