"Presente!"
"Presente!"
Il bambino alza la mano sentendo il suo nome pronunciato dalla maestra.
E' l'appello, che si ripete tutti i giorni a scuola.
Una parola, per renderlo presente agli altri. Una piccola nascita giornaliera, una venuta al mondo in miniatura, ma potente.
"Presente": eccomi, ci sono, sono tra voi e con voi. La sua voce lo dichiara, ora , adesso , in questo tempo, nel presente.
"PRESENTE"
Un coro di voci, nessuna mano alzata però. Non siamo a scuola.
Un coro di voci diventa una persona; una persona che è stata presente, ma ora non lo è più.
E' un appello, una rinascita potente nelle menti e nei cuori. Chi è stato nel passato, ora c'è nel presente.
Le voci lo rendono vivo in mezzo agli altri, in questo tempo, nell'oggi e nel domani, finchè anche una sola voce dirà "presente", all'appello.
Da piccola non capivo.
Da quando sono diventata mamma, invece, mi commuovo sempre.
Insieme agli altri a gran voce dico anch'io "presente", all'appello dei caduti dell'eccidio e della guerra.
"Presente"
"Presente"
"Presente"