La scatola misteriosa

06.10.2020

"Cosa c'è in quella scatola?"

Me lo chiedono spesso i bambini, vedendo questo scatolino bianco (pezzo unico, opera di mio figlio e della sua stampante 3D, fatto apposta per me!!!)

Allora, a seconda dell'età di chi ho di fronte mi diverto a inscenare un'aria misteriosa "...è un segreto, ma a te lo sposso far vedere", 

oppure versione sorpresa " attento! Se apro esplode!", 

o semplicemente la versione base "Sicuro di voler vedere? Davvero, davvero? ecco qua, guarda"

UN TIMBRO

Il 90% delle volte segue sempre la stessa reazione: occhi sbarrati, con un luccichio di fondo, seguito dall'esclamazione "Che bello! Che meraviglia!"

Eppure vi ricordo che stiamo parlando di un "timbro autoinchiostrante" posto davanti a bambini abituati a tablet, cellulari, effetti psichedelici di vario tipo e quant'altro.

Eppure rimangono a bocca aperta, letteralmente estasiati.

Ma certo, li capisco molto bene

e un giorno il mio pensiero prende la voce di una ragazzina che mi dice "Quando ero piccola avrei sempre voluto usare il timbro dell'ufficio di mia madre, ma non potevo".

Me lo dice senza staccargli gli occhi di dosso, se non per un attimo, giusto per guardarmi di sfuggita.

Un assist in piena regola, 

                         palla passata,

                                      la prendo al balzo e le chiedo

 " Vuoi provare? Sai anche a me è sempre piaciuto fare i timbri"

Detto fatto, in meno di un secondo inizia a fare un timbro, poi un secondo, poi un terzo e così via fino a riempire il foglio che le avevo dato. 

Non smetteva più e sorrideva felice. 

La guardavo sorpresa, ma la parte di me bambina stava timbrando insieme a lei.

Suona il campanello: è la mamma.

Posa il timbro e mi guarda, un po' intimorita.

"Questo magari lo metto via" dico prendendo il foglio pieno di scritte timbrate. Si rasserena e sorride.

A volte ci sfugge che sono le cose semplici e desiderate che ci rendono felici.