Linguaggio e cibo

Pillole extra

Considerazioni e riflessioni sulla gestione del pasto 


Your Website Title

Il video

A partire dallo svezzamento il bimbo ha la possibilità di entrare nelle dinamiche della famiglia.

L'alimentazione ha sicuramente una valenza motoria e sensoriale, ma c'è un aspetto sociale che come logopedista non posso tralasciare.

Perché?

Perché l'uomo è un essere sociale

 ed è entrando in relazione con gli altri e con l'ambiente che apprende il linguaggio

ma anche perché durante il momento del pasto si verificano condizioni privilegiate per sviluppo del linguaggio.

Quando faccio il colloquio di counselling con i genitori si evidenziano sempre aspetti particolari, che solitamente vengono dati per scontati.

I genitori mi raccontano che per necessità o spesso per comodità mettono in atto una serie di routine, legate al momento del pasto del piccolo:

  • Il piccolo mangia in momenti diversi da quelli della famiglia (solitamente prima, a volte molto prima)
  • quando noi mangiamo lui solitamente ormai dorme (se è piccolo è abbastanza naturale) o viene intrattenuto con device quali tv cellulare o tablet (quando non se ne serve da solo, per conto suo).


  • Anche mentre mangia è intrattenuto, o per meglio dire, distratto da dispositivi elettronici vari (nuovamente tv, cellulare, tablet)...

"Altrimenti non mangia"


Mi sento spesso dire che questi sono gli unici modi per farlo mangiare e allo stesso tempo per permettere agli adulti di mangiare con un po' di tranquillità.

Non discuto su questa affermazione, ma vorrei porre una domanda su cui riflettere: 

siamo sicuri che semplificare in questo modo le cose oggi, non possa avere un' influenza in qualche modo anche sul domani?

Se fare due pasti in famiglia è ormai per la maggior parte di noi impensabile, facciamo in modo che almeno uno sia fatto tutti insieme.

  • Farlo mangiare prima può essere una buona soluzione, se poi però continua a stare vicino al tavolo, sul seggiolone, mentre tutta la famiglia mangia e magari lui armeggia con un grissino o un pezzo di pane. 
  • Questo lo farà sentire parte di un nucleo, e potrà allenarsi alle dinamiche comunicative, ai turni di parola, nonché ascoltare nuove parole e arricchire il suo vocabolario; magari intervenire man mano che cresce e prendersi il suo giusto spazio.

Osserviamo cosa succede quando distraiamo il bimbo con cellulari o tablet

il bambino è ipnotizzato dal dispositivo, non ci guarda negli occhi se non di sfuggita, non segue i movimenti che facciamo per portare dal piatto alla sua bocca il cibo (ha cose più attraenti da guardare), non entra in relazione con noi.

I dispositivi elettronici creano una situazione di controllo e di ricatto da parte del bambino

 " Non mangio se non mi dai il tablet"

 magari non lo dice, ma lo fa capire molto bene con le urla.

Inoltre, ancora più importante da sottolineare creano una vera e propria forma di dipendenza, che spiega ancora di più le urla ( vi rimando agli studi in merito della dott.sa Lucangeli Professoressa di Psicologia dello sviluppo presso l'Università degli Studi di Padova, esperta di psicologia dell'apprendimento).

Un circolo vizioso che una volta innescato difficilmente l'adulto riesce a interrompere perchè il pianto del bambino sa essere molto convincente e un genitore cede, se non preparato o stanco come spesso capita possa essere.

Come logopedista 

so che per lo sviluppo sociale e del linguaggio sono importanti alcuni fattori:

  • il contatto visivo, fondamentale perché attiva i neuroni specchio,
  • il rispetto dei turni comunicativi, ovvero capire che c'è un momento per parlare ed una per ascoltare
  • stimoli verbali ridondanti necessari per lo sviluppo delle prime parole
  • l'attenzione : "essere presente" o "vivere nel momento presente", per cogliere quello che sta capitando a me ed intorno a me.
  • Aspetti visuo-percettivi e di coordinazione occhio mano, come inseguire con gli occhi un oggetto in movimento (forchetta che arriva), piuttosto che prendere, afferrare il cibo o il cucchiaino e portalo alla bocca esercita abilità che serviranno un domani per la lettura e la scrittura.

Ma che fine fanno tutti questi stimoli se il bimbo sta guardando un tablet o un cellulare?!

Lascio aperta la domanda e a voi la risposta...

Your Website Title