Sviluppo del linguaggio #4
Dai 18 ai 36 mesi
"L'esplosione del vocabolario"
Il linguaggio inteso come produzione di parole non è altro che la punta di un iceberg (è un' immagine solitamente usata per la balbuzie ma che rende bene l'idea anche in questo caso): quello che emerge è l'espressione di tutta una serie di fattori che permettono al bambino di arrivare alla "punta".
Il bambino infatti prima di iniziare a parlare deve saper discriminare (ascoltare e riconoscere suoni propri della lingua), avere buone capacità motorie, un adeguato sviluppo cognitivo e affettivo.
Ormai lo sapete , perché lo dico sempre, se si parla di sviluppo del bambino, non si può prescindere dall'entrare in relazione con lui, in modo giusto e appropriato.
Il nostro piccolo d'uomo sta crescendo e verso i 18 mesi ci si aspetta che arrivi a possedere circa 50 parole e la strada verso un linguaggio adulto è ancora lunga.
Tuttavia da qui fino ai 3/ 4 anni avviene un'altra rivoluzione: quella che viene chiamata "esplosione del vocabolario".
Come una spugna il bambino cattura informazioni, le elabora e le fa proprie producendo sempre più parole.
Si stima che in media :
- ai 24 mesi un bimbo possieda circa 150/200 parole
- ai 36 mesi ne possieda 500
Ciò significa che nell'arco di un anno e mezzo il bimbo incrementa il suo vocabolario del 1000%!!!
Inizialmente la singola parola rappresenterà il concetto o la frase che vuole esprimere - si parla di olofrase o parola-frase.
Via via si andrà articolando anche la morfosintassi, ovvero la strutturazione vera e propria della frase:
- unendo dapprima due parole ("mamma pappa"),
- per poi diventare man mano più complessa con l'utilizzo di verbi, articoli, preposizioni...
E' tipico verso i 2 anni sentire il bambino fare lunghi "discorsi" di per se inarticolati e senza senso, ma con una giusta intonazione prosodica. Anche questo è un allenamento per esercitare il linguaggio futuro, in modo che sia ricco non solo dal punto di vista del contenuto, ma anche dell'intenzione con variazioni di ritmo e frequenza.
I suoni onomatopeici (bau bau, brum brum..) vanno scomparendo, sostituiti dalle corrispondenti parole e utilizzati volontariamente magari su richiesta degli adulti o nei momenti di gioco.
Il gioco
Il
gioco ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo del pensiero e quindi del
linguaggio.
Verso i due anni il bambino inizia a giocare a "far finta di" andare a cavallo, dar da mangiare alle bambole, fare il muratore...imitando il mondo che lo circonda e facendolo suo. E' il passaggio al gioco simbolico.
Gli oggetti vengono utilizzati non solo per quello che sono realmente e che rappresentano, ma potranno diventare cose nuove: un cuscino può trasformarsi in un muro, la sabbia diventa una buonissima pappa, uno scatolone diventa un'astronave...
Ricordiamoci che queste tappe sono indicative e che ogni bambino ha un suo sviluppo personale che può discostarsi leggermente dalla media.
In ogni caso tra i 3 e i 4 anni un bimbo ha normalmente un linguaggio che si può definire già ben strutturato, con un buon lessico e una struttura frasale articolata anche con subordinate e coordinate.
Quando preoccuparsi?
Lo vedremo prossimamente.
Intanto per chi volesse qualche suggerimento vi rimando all'articolo che ho scritto in merito alla lettura delle favole.